Paolo Papparotto
burattinaio
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La Burattinesca Compagnia dei Bisognosi
Maschera Veneziana, rappresenta il facchino che proviene dalle valli Bergamasche e si trasferisce a Venezia per trovare piccoli lavori saltuari e spesso viene impiegato come servitore occasionale.
L’origine della maschera si fa provenire da Hellequin (Herla King), cioè il principe spettro capo della caccia infernale della tradizione del Nord Europa. Nell’ inferno di Dante viene citato il diavolo Alichino (canto XXI). Sicuramente fu uno dei tanto amati diavoli buffoni delle Sacre Rappresentazioni medievali.
Nella tradizione della Commedia dell’Arte è il secondo Zanni, cioè nella coppia dei servitori è lo Zanni più sciocco, quello che rovina i piani al primo Zanni più astuto (che per noi è Brighella). In realtà non è stupido, ma non riesce a fare ragionamenti troppo complicati. Per soddisfare i suoi piaceri (mangiare, dormire e rubare le donne degli altri, tutti bisogni primari) inventa trucchi astutissimi, ai quali non riesce a dare continuità, preferendo rifugiarsi in ulteriori bugie che a loro volta protegge con bugie successive, in catena. Acrobata straordinario, è solitamente il servitore di Pantalone, e con l’innamorata Colombina forma il trio che ha dato inizio nel ‘500 alla Commedia dell’Arte sui banchi dei mercati di Venezia. Arlecchin Batocio è il nostro eroe! Il protagonista indiscusso delle Baracche burattinesche venete!
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